Edizione 2024
Rivoluzioni

La scoperta del nuovo mondo. L’inizio del mondo nuovo.
“E in mezzo a tutto sta il sole”

Il Rinascimento è universalmente considerata l’epoca del rifiorire delle arti e delle scienze, delle lettere e della politica rispetto a quelli che erroneamente vennero considerati i secoli bui del medioevo: un’epoca di grandi innovazioni in tutti i campi del sapere umano. Un periodo di rivoluzioni! Il Rinascimento viene considerato l’epoca d’Oro della civiltà quanto quella classica greca e romana. Fra tutti gli avvenimenti che caratterizzarono questo periodo, due in particolare furono determinanti: la scoperta delle Americhe e l’affermazione della teoria copernicana con l’introduzione del metodo scientifico.

La scoperta del Nuovo Mondo

Il 12 ottobre 1492, Cristoforo Colombo, dopo un viaggio durato 70 giorni attraverso l’oceano Atlantico, avvistò la costa, dove sbarcò convinto di aver raggiunto le Indie. Era invece giunto in un continente fino ad allora sconosciuto, la futura America, in un’isola che chiamò San Salvador. Da quel momento, questa inconsapevole scoperta, stravolse tutti gli assetti e gli equilibri conosciuti. Si modificarono gli schemi geopolitici; cambiarono i rapporti di carattere economico fra le potenze che fino a quel momento avevano dominato il mondo conosciuto, cioè il bacino del Mediterraneo; ci furono conseguenze ecologiche, militari, agricole e gastronomiche. Con l’apertura delle rotte nevali verso le Americhe, il centro del mondo si spostò oltre le Colonne d’Ercole, e dall’Europa e i paesi affacciati sul Mare Nostrum, il fulcro degli scambi commerciali, dello sviluppo economico e agricolo, virò verso il Nuovo Mondo.

Il Tesoro Messicano

Nel 1651 l’Accademia dei Lincei pubblicò, grazie all’impegno di Francesco Stelluti, l’ultima opera del suo primo periodo di vita: il Tesoro Messicano, o più precisamente il Rerum Medicarum Novae Hispaniae Thesaurus. Questo lavoro nasce molti anni prima, addirittura nel 1570, quando il re di Spagna, Filippo II, nomina uno dei medici di corte “protomedico delle Indie”, incaricandolo di recarsi in Messico e di raccogliere informazioni sulla natura di quei luoghi e le possibili applicazioni mediche delle piante lì presenti.

L’oro nero: il Cacao

Tra le varie piante e frutti offerte dal Nuovo Mondo all’Europa c’è senza dubbio il cacao o cioccolato, detto anche cibo degli dei o oro nero. Solo con Hernán Cortéz si ha l’introduzione del cacao in Europa in maniera più diffusa, era il 1519. Cortéz arriva nel Nuovo Mondo dalla Spagna e la popolazione locale lo scambia per il dio Quetzalcoatl, che secondo la leggenda sarebbe dovuto tornare proprio in quell’anno. L’imperatore Montezuma lo accoglie a braccia aperte e gli offre un’intera piantagione di cacao con i relativi proventi. Nel 1528 Cortéz porta in Spagna alcuni semi di cacao, recandoli in dono a Carlo V.

E in mezzo a tutto sta il sole”.
La rivoluzione scientifica!

Il nostro pianeta, giallo come l’oro, che dà vita e calore, diventa il protagonista della più importante rivoluzione scientifica per il genere umano, quella introdotta dalla teoria copernicana. Nel 1543 venne pubblicato il libro, De revolutionibus orbium celestium, (Sulle rivoluzioni dei corpi celesti) di Niccolò Copernico. Lo scienziato di origini polacche, accogliendo l’ipotesi avanzata da Aristarco di Samo già nel III sec. A.C., sviluppò la teoria eliocentrica dei moti celesti che produsse conseguenze rivoluzionarie ed epocali. Mettere al centro dell’universo il sole, con la terra e i satelliti che gli girano intorno, significava sovvertire tutto il campo delle conoscenze fino ad allora considerato indiscutibile. La teoria copernicana rappresenta il punto di partenza del della rivoluzione scientifica (dal sistema aristotelico – tolemaico geocentrico a quello eliocentrico); un momento della storia dell’uomo che ha completamente messo in discussione e scardinato il modo di concepire il mondo e la sua natura. E soprattutto minare il fondamento della dottrina cattolica: la genesi.